venerdì 2 novembre 2012

AUTOREVOLEZZA & AUTORITA'

Autorevolezza & Autorita'. Molto spesso, o quasi sempre, i guasti provocati dalla "politica" partono da questa evidente confusione di base. Propria cioè della persona chiamata, indicata o nominata per la cosiddetta rappresentanza "istituzionale". Di qualsiasi livello. E in qualsiasi ruolo. Anche per le cosiddette "seconde linee"! In sintesi, l'Autorità(ismo) corrisponde al voler mostrare il potere per il grado che si occupa, mentre l'Autorevolezza è di fatto il riconoscimento in una persona di capacità, comportamenti adeguati e competenze, al di là del ruolo rivestito. In soldoni: l'Autorità(ismo) è sinonimo di insita mediocrità, manifesta aggressività, insulsa autoreferenzialità; l'Autorevolezza è il carisma fatto persona, a cui il potere non serve per poter essere ed essere riconosciuto come un leader naturale. In qualsivoglia campo. Non ha in sostanza bisogno di un "grado" o del "potere" per emergere! E invece.. Invece la stragrande maggioranza della cosiddetta rappresentanza "politica" soffre purtroppo della famigerata "Sindrome della Sedia"! Ed è mediocremente convinta di acquisire Autorevolezza mostrando un Autoritarismo becero, aggressivo, anacronistico, sguaiato. Purtroppo per noi siamo circondati da simili personaggi. Non c'è differenza tra maggioranze e opposizioni, rappresentanze e movimenti vari, apparati tecnici-politici-amministrativi. Negli enti locali, questa deficienza "caratteriale" diventa ancora più macroscopica, forse perchè un ambito più ridotto ne aumenta la presunzione di avere una pseudo Autorevolezza. Non si rendono invece conto di dare ulteriore conferma di una profonda Mediocrità e di essere in sostanza "inadeguati". 
Per le mie ripetute frequentazioni nel corso di parecchi anni di certi "santuari", non solo cosiddetti politici, ho acquisito la necessaria esperienza per avvertire all'olfatto di che pasta sono fatti certi personaggi. Dai palchi, nella stanza dei bottoni, dietro una scrivania, nelle segreterie, negli apparati tecnico-politici-amministrativi ecc. ecc. Un consiglio: più li sentite gridare, incazzarsi, vestirsi di autorità, efficienza e competenza che non hanno, più sono riconoscibili per essere in possesso di quella mediocrità di cui sopra. Hanno un difetto di base: mancano di una naturale Autorevolezza, a cui pensano di supplire con il surrogato dell'Autoritarismo. Per questo sono praticamente Innocui. In estrema sintesi: sono stati, sono e saranno sempre dei "Signor Nessuno!".

lunedì 29 ottobre 2012

IL "TELOSPIEGO"...

Lo ammetto. Non seguo più il calcio come una volta. Non c'è un vero e proprio motivo per questa mia disaffezione. E' un disinteresse maturato così, nel corso degli anni. Sicchè quando per caso mi capita di guardare più del dovuto qualche trasmissione sportiva o qualche partita mi rendo conto di trovarmi di fronte a "novità" spesso, ma molto spesso, stupefacenti, forse dovute alla mia assenza di cui sopra. L'ultima mia scoperta è stata per esempio a dir poco sorprendente. Mi sono infatti imbattuto in una nuova figura di commentatore sportivo: il "TeloSpiego"! Tattica, Posizioni, Schieramento, "Attacco" agli spazi, Inserimenti tra le linee, Sovrapposizioni, e quant'altro. E mi sono chiesto: "ma questo non era il gioco più semplice e lineare del mondo?" e ancora: " Ma oggi allo stadio ti fanno ancora entrare senza un esame preliminare da tecnico professionista?". Ne ho discusso con un mio amico. Mi ha detto: "Ma come non sai che oggi non ci sono più i tele-radiocronisti? Ci sono i "TeloSpiego", i "TeloStatistiche", i "TeloDeve", i "TeloRacconto", i "TeleBattute", i "TeleScherzi". Sono in quattro e parlano, parlano, parlano, mentre in campo si gioca e poco importa come si svolgono le azioni". Mi interrogo. "Ma come uno vuole vedersi una partita in santa pace e deve sentirsi quattro persone che gli parlano nelle orecchie? e poi di che parlano!". La risposta "filosofica" del mio amico. "Togli l'audio e te la commenti tu, da solo. Avvisando però prima chi c'è in famiglia per evitare spaventi...".