lunedì 29 ottobre 2012

IL "TELOSPIEGO"...

Lo ammetto. Non seguo più il calcio come una volta. Non c'è un vero e proprio motivo per questa mia disaffezione. E' un disinteresse maturato così, nel corso degli anni. Sicchè quando per caso mi capita di guardare più del dovuto qualche trasmissione sportiva o qualche partita mi rendo conto di trovarmi di fronte a "novità" spesso, ma molto spesso, stupefacenti, forse dovute alla mia assenza di cui sopra. L'ultima mia scoperta è stata per esempio a dir poco sorprendente. Mi sono infatti imbattuto in una nuova figura di commentatore sportivo: il "TeloSpiego"! Tattica, Posizioni, Schieramento, "Attacco" agli spazi, Inserimenti tra le linee, Sovrapposizioni, e quant'altro. E mi sono chiesto: "ma questo non era il gioco più semplice e lineare del mondo?" e ancora: " Ma oggi allo stadio ti fanno ancora entrare senza un esame preliminare da tecnico professionista?". Ne ho discusso con un mio amico. Mi ha detto: "Ma come non sai che oggi non ci sono più i tele-radiocronisti? Ci sono i "TeloSpiego", i "TeloStatistiche", i "TeloDeve", i "TeloRacconto", i "TeleBattute", i "TeleScherzi". Sono in quattro e parlano, parlano, parlano, mentre in campo si gioca e poco importa come si svolgono le azioni". Mi interrogo. "Ma come uno vuole vedersi una partita in santa pace e deve sentirsi quattro persone che gli parlano nelle orecchie? e poi di che parlano!". La risposta "filosofica" del mio amico. "Togli l'audio e te la commenti tu, da solo. Avvisando però prima chi c'è in famiglia per evitare spaventi...".

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