E se a Carmine Battipede intitolassimo l'Aula Consiliare del Comune? E se questo fosse il modo migliore per dare al "fare Cultura" un giusto riconoscimento? Se diventasse un monito? Se facesse da stimolo? Se svegliasse o risvegliasse coscienze? Se il "fare Cultura" assumesse il ruolo di simbolo nel luogo simbolo della nostra città? E quindi, perchè no? perchè rinunciare ad una dedica che susciterebbe interesse, domande, conoscenza, spiegazioni su quanto ideato da Carmine Battipede, in netto anticipo su tutti e sui tempi? Lasciando alla Villa Comunale di via Belvedere un altro indicativo monito: "Qui è stata assassinata la Cultura!". Senza che si intervenisse a sua difesa. Nell'usato e abusato, italico atteggiamento("Armiamoci e Partite!") quando si è trattato di mettere in discussione se stessi, farsi avanti, schierarsi "contro", mentre invece si sono preferite le sicure e comode "retrovie" di un fumoso impegno, purchè fosse distante. Certa "politica" è stata sicuramente colpevole, questo sì. Ma quante clamorose defezioni! quanto inquietante .silenzio! e quante teste chine di fronte al "potere"! Questa è la mia opinione, la mia idea, il mio auspicio. Senza alcuna contrapposizione con altri. Nella maniera più assoluta. Anzi. Piuttosto nella convinzione che tutte siano degne di rispetto e meritevoli perciò di ogni considerazione.
Dei 90 giorni della "Città dei Ragazzi" mi è rimasto moltissimo. In primo luogo ci sono però le passeggiate "solitarie" di Carmine Battipede. Io c'ero. Le ho viste, osservate, ma più di tutto le ho "ascoltate....". E non intendo affatto dimenticarle. Con annessi e connessi!